Salute mentale
"La salute mentale non si identifica con un codice di norme di comportamento né con la pura e semplice assenza di malattia. È connessa alla possibilità di dominare conoscitivamente e operativamente la propria condizione esistenziale e i processi che la determinano. Si tutela trasformando le condizioni e i significati della vita associata in modo da realizzare rapporti umani e modelli socioculturali che pongano il benessere dell'uomo quale valore primo e fondamentale." (Dall'art. 2 del Regolamento dei Cim della Provincia di Perugia, pubblicato in «Annali di Neurologia e Psichiatria», anno LXVIII, fasc. 3-4, 1974.)
Ecco allora che la Cooperativa promuove un approccio al disagio psichico che pone il focus non sulla patologia ma sulla soggettività e sul protagonismo di ciascuno, in quando cittadino, detentore di diritti e di una propria e unica capacità di "essere nel mondo".
I principi che guidano il nostro lavoro in quest'ambito sono quindi quelli del protagonismo della persona nella definizione del proprio progetto di vita e della promozione dell'inclusione sociale e dell'integrazione reale e quotidiana delle persone in difficoltà.
Tali intenti si realizzano attraverso la strutturazione di spazi di accoglienza e di ascolto, la co-progettazione di percorsi di vita ed il supporto alla loro realizzazione e la creazione di contesti inclusivi, solidali e non connotanti. Da qui l'azione educativa si rivolge in primis al contesto sociale che può, e deve, imparare a riconoscere l'esperienza del disagio quale esperienza propria, occasione di riconoscimento delle proprie difficoltà individuali e collettive e di incontro con linguaggi, relazioni e sguardi "altri".
"Giustizia è leggere in un altro che egli è certamente altra cosa, forse tutt'altra cosa di quello che in lui si legge....... Ogni essere grida in silenzio per essere letto altrimenti. Non esser sordi a queste grida."
Weil S. Quaderni I. Adelphi, Milano 1997.